L’aceto balsamico fa bene, al tal punto che il suo corretto utilizzo contribuisce a migliorare alcuni aspetti della salute del nostro corpo.
Inteso come condimento genuino a base di mosto d’uva cotto e rispondente a oggettivi parametri di qualità indicati dal disciplinare di produzione da cui ha origine, l’aceto balsamico fa bene perché contiene:
- Poche calorie (rispetto alle dosi di riferimento)
- Acido acetico
- Sali minerali e polifenoli
Nei prossimi paragrafi descriviamo questi aspetti più nel dettaglio, mettendoli in relazione a tre condizioni particolari che accomunano molte persone, ovvero: dieta, diabete e gravidanza.
Aceto balsamico a dieta
L’aceto balsamico si può usare anche a dieta.
Esso è infatti considerato una condimento generalmente salubre quindi idoneo al consumo anche da parte di coloro che seguono un regime alimentare dietetico e devono quindi tenere sotto controllo il loro apporto calorico quotidiano.
Come abbiamo evidenziato anche in questo articolo sull’aceto nella dieta e sui suoi valori nutrizionali, l’aceto balsamico ha un moderato contenuto di calorie: chiaramente quando si parla di kcal dell’aceto balsamico bisogna fare sempre riferimento alla quantità di prodotto da inserire nella vostra ricetta. Utilizzato su verdure, carni magre, pesce o insalate miste, l’aceto balsamico ne arricchisce il sapore, senza mai coprirlo consentendo, da una parte, di sostituire o anche solo ridurre altri condimenti comuni come sale e olio d’oliva e, dall’altra, di non aumentare significativamente il numero complessivo di calorie presenti nel piatto.
Inoltre, l’aceto balsamico contiene acido acetico che, secondo diversi studi scientifici, contribuisce in modo efficace a ridurre l’accumulo di grasso corporeo, aumentare la combustione dei grassi e, infine, incrementare il senso di sazietà. Ovviamente, come per qualsiasi altro alimento, è importante consumare l’aceto balsamico con la giusta moderazione e nel contesto di un regime alimentare sano, equilibrato e composto da una varietà di cibi genuini e nutrienti.
In generale, un regime dietetico che preveda la riduzione dei grassi presenti nel sangue non ha soltanto un beneficio diretto, in termini di perdita di peso ma contribuisce anche all’abbassamento della pressione sanguigna, apportando un complessivo miglioramento della salute del corpo e, in modo particolare, del cuore.
Aceto balsamico e diabete
Le persone con diabete possono consumare aceto balsamico.
L’aceto balsamico, infatti, ha un indice glicemico molto basso e ciò significa che, anche se viene assunto da un soggetto diabetico, esso non aumenterà in modo significativo i livelli di zucchero nel sangue.
Alcuni studi scientifici hanno dimostrato che l’aceto balsamico ha un effetto diretto sulla riduzione dell’insulina nel sangue. Risulta, infatti, che l’acido acetico in esso contenuto ha un’azione positiva sulle cellule β (beta) che si trovano nel pancreas; queste cellule in particolare sono responsabili del rilascio di insulina e ne regolano la produzione in base alla quantità di glucosio presente nel sangue.
Sempre l’acido acetico contribuisce a ridurre sostanzialmente la glicemia postprandiale (ovvero quella che insorge dopo i pasti) e a migliorare quindi la sensibilità del soggetto all’insulina.
Ovviamente, ciò non esonera in alcun modo una persona con diabete dal confrontarsi con il proprio medico curante in materia di alimentazione, onde evitare di prendere iniziative che possano avere conseguenze sulla sua salute.
Aceto balsamico in gravidanza
Restando sempre in tema di consumo di aceto balsamico in casi particolari, molto future mamme si chiedono se l’aceto balsamico sia da evitare durante la gravidanza.
La risposta è che l’aceto balsamico si può consumare anche in gravidanza.
Come riportato anche in questo articolo sul consumo di aceto balsamico in dolce attesa, non esistono in effetti controindicazioni particolari sull’utilizzo dell’aceto balsamico in gravidanza. In realtà, questo condimento è consigliato per il suo elevato contenuto di sali minerali come potassio, calcio magnesio e fosforo e di polifenoli derivati dall’uva, che hanno un’importante azione antiossidante e, in generale, potenziano il sistema immunitario nel combattere infezioni e malattie.
L’aceto balsamico può essere quindi usato dalla donna incinta che desidera insaporire i propri piatti, sempre in misura moderata e nell’ambito di un’alimentazione sana ed equilibrata. Se utilizzato su verdure crude, si consiglia di lavarle con estrema cura prima di aggiungere il condimento prescelto.
Aceto balsamico: fa bene se è di qualità
Per essere certi che l’aceto balsamico faccia bene alla nostra salute anche, e soprattutto, nelle condizioni di cui abbiamo parlato nei paragrafi precedenti, è indispensabile accertarsi di consumare un aceto balsamico di qualità e certificato.
Purtroppo, esistono in commercio aceti cosiddetti balsamici che sono in realtà condimenti scuri di scarso livello e che contengono zuccheri, additivi, conservanti e caramello aggiunti senza nessuna regolamentazione, e in modo completamente svincolato rispetto a qualsiasi disciplinare di produzione certificato.
È quindi sempre consigliabile rivolgersi direttamente a un produttore esperto e competente e leggere sempre con cura l’etichetta riportata sulla confezione dell’aceto balsamico che si desidera acquistare. Ciò consentirà di verificare la presenza del marchio di Identificazione Geografica Protetta o di Denominazione di Origine Protetta, che in entrambe i casi garantisce l’elevata qualità e la genuinità dell’aceto balsamico e, di conseguenza, la sua salubrità.